Poesie tratte da Kintsugi by Hadni (RLFPA Editions, 2020)
Bambù
Anche questo diluvio passerà
quando ti troverò su una zattera
di bambù, dolce madre,
succhiandoti il capezzolo
poiché non ho alluce.
sei nuda, dolce madre,
lo sono anch’ io
Mentre i bambù scricchiolano una ninna nanna,
uno scampolo di canzone
in un mondo d’acqua
Il sole è amabile come la luna, dolce madre
mentre un’onda leggera muove da noi
e naviga con i gabbiani
come un’onda d’urto
dal suo epicentro.
Dio, il premio Nobel, ci scruta
sotto la lente del suo microscopio,
dolce madre,
e se la ride.
La consorte
gli prepara un afrodisiaco
in una canna di bambù.
Note dell’autore per la traduzione italiana:
Secondo la mitologia indù Vaishnavit, dopo ogni Manwanthara (ciclo di vita del mondo contato in miliardi di anni) un grande diluvio copre il mondo sommergendolo completamente. L’unico essere rimasto è Dio Vishnu nella sua forma infantile che galleggia su una foglia di banano che si succhia l’alluce. Questo vivrà per molti altri miliardi di anni dopo di che Vishnu creerà di nuovo il mondo per un altro ciclo di Tempo (Manwanthara). Il poeta cerca un nuovo motivo per dare a Vishnu una madre e il suo capezzolo da succhiare. (L’alluce di Vishnu era stato strappato via dalla freccia di un cacciatore quando era Krishna). Quindi, invece di rimanere solo, ha una madre e il suo capezzolo da succhiare. Il motivo per cui introduce il principio della madre è che preferirebbe che fosse una donna a ricreare il mondo e non un uomo. Nel frattempo, il Dio moderno (della Scienza), un uomo, sta osservando tutto questo dal cielo. Ma le sue facoltà creative sono in dubbio perché una donna deve aiutarlo con un afrodisiaco.
Sirena, una storia anfibia
Scena 1 / Giorno / Interno – Esterno / Lavatrice
Ha gli occhi di vetro, una sirena nuota nella mia
lavatrice,
gira e rigira a mulinello,
finché viene recuperata passa nell’asciugatrice,
per la coda biforcuta appesa ad asciugare,
lacrime fiottano dall’occhio che tiene aperto, detersivo dai capelli corvini.
È un pesce madido e triste lei
Scena 2 /Giorno – Notte/ Interno / Vasca da bagno
Rifletto sul suo passato, immagino il suo futuro
qui in piedi confuso mentre cresce tra le mie braccia
Arcobaleni di sapone le ondeggiano sul ventre
le scaglie scivolano la coda traccia
due dolci colonne
il suo sesso fiorisce come un ibisco
i suoi seni si gonfiano
i suoi polmoni inalano aria sporca espirano aria fresca
le sue labbra tremano le narici tremano
gli occhi tremano le ciocche di capelli tremano
Lei diventa una donna,
passiamo la notte nella vasca da bagno
lei qui ha odore di pesce antidiluviano
e del legno degli antichi viaggi per un mare
che fu prima che nascesse terra,
quell’aria prima che nascesse mare,
quel cielo prima che nascesse aria.
Scena 3/ Giorno/ Esterno/ Spiaggia
Mi sveglio per l’odore di pesce marcio sangue
di pesce interiora di pesce.
La rintraccio presso la spiaggia deserta; la sua coda spezzata
lì da una parte, le sue pinne divelte,
branchie traboccanti di sudiciume e fluidi umani
secreti come disprezzo del tormento
di un’esistenza anfibia.
Portami al mare, lei piange
e io la porto
attraverso onde insicure,
a casa.
Scena 4/ Giorno(?)/ Notte (?)/ Esterno(?)/ Sotto il mare
di notte in assenza di luce, sulla sabbia fosforescente
cosparsa di lucide ossa d’anime animali
in fondo ai mari del sud,
consumiamo il nostro matrimonio,
divento un tritone.
Scena 5/ Nessun Giorno/ Nessuna Notte / Nessun Interno/ Nessun Esterno / Nessuna
terra/Voce fuori campo
“Un giorno, risaliremo a riva quando
l’umanità sarà spazzata via da questa terra
e i metà uomini/metà donne
si spargeranno sulla sabbia vergine”.
FINE
Note dell’autore per la traduzione italiana:
Il poeta ha uno sguardo distopico sul mondo e immagina un mondo sommerso nell’oceano. È un oceano primordiale, dove gli esseri erano sul procinto di emergere dalle acque per vivere sulla terraferma. La teoria scientifica riporta che il mondo è stato prima ricoperto di gas, poi di aria (come la conosciamo) e poi di acqua. Dagli oceani è emersa la terra e le creature che vivono sulla terraferma. Il ritorno all’oceano è un’inversione di questo processo. Il passaggio parla di “antichi viaggi sul legno”, che è un riferimento all’arca di Noè fatta di legno e a tutti i viaggi dell’uomo alla scoperta di nuove terre. Lei (la sirena) profuma di quei mari (prima che nascesse la terra). Il poeta lo estrapola per spingersi ancora più audacemente fino a parlare dell’aria che esisteva (prima che nascesse il mare – è un’affermazione scientifica che il globo fosse ricoperto di gas prima che fosse creata l’acqua) e del cielo prima che nascesse l’aria (per lo stesso motivo).
Ra Sh (Ravi Shanker N) ha pubblicato poesie in lingua inglese in molte riviste online e cartacee, nazionali e internazionali. Le sue poesie sono state tradotte in tedesco e francese. Ha pubblicato tre raccolte di poesie: “Architecture of Flesh” (due edizioni) da Poetrywala, Mumbai; “The Bullet Train and other loaded poems” da Hawakal Prokashan, Kolkota; “Kintsugi by Hadni” da RLFPA Editions, Kolkota. Le sue traduzioni in inglese includono la biografia ‘Mother Forest’ (di C.K. Janu, leader tribale del Kerala – Women Unlimited), due raccolte di poesie, ‘Waking is another dream’ (poesie della resistenza Tamil dello Sri Lanka – Navayana) e “How to translate an earthworm” (un’antologia di 101 poesie malayalam contemporanee tradotte in inglese – Dhauli Books), la raccolta di saggi “Kochiites” (di Bony Thomas, sulle comunità di migranti a Kochi – Greenex) e due raccolte di racconti, “Harum Scarum Saar e altre storie” (di Bama, scrittore tamil Dalit – Women Unlimited) e “Don’t want caste” (racconti di scrittori Malayalam Dalit – Navayana). I suoi due libri sono in preparazione: una raccolta di storie tradotte dal Tamil, “Ichi Tree Monkey and other stories” (Speaking Tiger, Delhi) e un’opera teatrale, “Blind men write” (Rubric Publications, Delhi). Ha anche scritto molte recensioni di poesia per “World Literature Today”. Foto di Ashraf Malayali
Si ringrazia l’agente Emilia Mirazchiyska per averci segnalato le poesie e supportato nel dialogo con l’autore.
Traduzione di Antonia Santopietro | Immagine: The salad oil Style di Jan Toorop |
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