Da Abitare il silenzio
raccolta poetica di Luca Ispani (‘round midnight 2022)
Appennino 1958
Non sentiamo più
in fabbrica
il rumore del frumento al vento
né il chiasso dei contadini nei campi
o la corsa scoppiettante dei bambini.
Diteci, riuscite ancora a respirare
l’odore dei pini?
Le castagne si sono fatte anche quest’anno?
Autunno nella Bassa
La nebbia non mi fa scrivere
toglie contorno alle parole
se non vedo i campi
unico latrato di giovinezza
la mano muore
come un mozzicone.
Bondeno
La terra canta sotto la pioggia
la campagna è verde
i filari dei pioppi ad alto fusto
volteggiano con il vento.
Arrivano suoni lievi
echi di parole lontane
dai canali si riflette
il vagabondaggio delle nuvole
mie sorelle.
Semmai esistesse la solitudine
tra la piazza e i portici
io non la vedo
non si muore soli
nei paesi.
Campagna tra Mirandola e Finale Emilia
Il mio Io incontra l’aurora
tra la medica e i fossati
dove la lepre salta indomita e libera.
Qualche astore si affaccia su un vecchio frassino
e la volpe esce dagli argini dei canali.
Barbabietola e frumento colorano i campi
dove si canta e si grida.
Qualche chiesa isolata chiede una preghiera
qualche casolare una visita
noi un saluto
una cura
un camino che fuma.
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Ispani Luca nasce a Modena. Appassionato alla paesologia. Studia Celati, Arminio, Scotellaro e si è appassionato da poco alla poesia di Alfonso Guida. Inizia a fare letture poetiche nel 2004 per lo più in eventi di arte di strada dove si sente più a suo agio. Nel 2019 pubblica con la ’round midnight edizioni la sua raccolta di poesie Il rumore dei passi.
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Immagine: Claude Monet, I covoni, effetto di gelata bianca [W1215], 1889, olio su tela, 65 × 92 cm, Hill-Stead Museum, Farmington, CT, USA