LE PARTICELLE ELEMENTARI | Michel Houellebecq (1958) ||
Il 1° luglio 1998 cadeva di mercoledì. Fu quindi logico, benché anomalo, che Djerzinski la sua bevuta d’addio la organizzasse di martedì. In mezzo alle vaschette di congelamento degli embrioni, e un po’ schiacciate dalla loro massa, le bottiglie di champagne vennero accolte dal refrigeratore Brandt deputato a conservare i prodotti chimici d’uso comune.
Quattro bottiglie per quindici persone – appena sufficienti. D’altronde, vista la superficialità della cagione di quel raduno, a essere appena sufficiente era tutto quanto; una parola di troppo, uno sguardo sbagliato, e il gruppo rischiava di disperdersi, tutti e ciascuno di corsa verso la propria macchina.