(immagine di copertina: Kumataro Ito’s Illustrations of Nudibranchs from the USS Albatross’ Philippine Expedition (ca. 1908)
I tre testi sono dalla prima sezione, ‘acquea’, della raccolta ‘feelers parte seconda’ (inedita). Il progetto ‘feelers’* si svolge a partire dalla meraviglia esercitata dalla scoperta di tratti di alcuni viventi non umani, che possono avere affinità col particolare organismo che è la scrittura- se ci pensiamo, l’aspetto ‘selvaggio’ è ancora buona parte della sua natura, rispetto alla realtà ‘addomesticata’.
The three texts are from the first section, ‘aqueous’, of ‘feelers second part’(unpublished). The ‘feelers’ project unfolds from the sense of wonder exercised by the discovery of some traits in non human living beings, which may bear some affinities with the particular organism which writing is, where its ‘wild’ aspect is still a good part of its nature, with respect to its ‘domesticated’ reality.
la costruzione di quasi sasso
intorno al corpo
viene dalle fibre muscolari
affaccendate anno per anno
a connettere in bande di linee
finissime quanto espulso
dal sé
per la protezione del buio
aperture all’arrivo dell’acqua
una lingua rasposa, un piede
retrattile verso il proprio
sviluppo in forme flessibili
di radicamento
the construction of almost stone
around the body
comes from the muscular fibres
year by year busy
connecting in streaks of thinnest
lines what was expelled
from within
for the protection of the dark,
openings to incoming water,
a rough tongue and a retractile
foot towards its own
development in flexible forms
of taking roots
ciascuno delle migliaia
di minuscoli piedi
poteva estendersi a provare
l’aderenza della propria tesi
al millimetro in cui si trovava
grazie all’idraulica di muscoli
e tessuto nervoso
o ritrarsi
per altre urgenze
rilevate dai recettori
di coordinare con altri piedi
le minuziose ascese e discese
del grande corpo stellare sopra,
le cui tracce di volontà silenziosa
tutti erano intenti a interpretare
*
avrebbe voluto nutrirsi
a piene braccia
e le estendeva tutte verso l’alto
persa a captare ciò che transitava
ma eventi e correnti
e i ripetuti capovolgimenti
la portarono a riguardare,
rilasciarle in basso
sorpresa a muoversi
fra i piaceri della gravità
each of the thousands
of minuscule feet
could extend itself to try
the adherence of its thesis
to the millimeter on which it found itself
thanks to the hydraulics of muscles
and nerve tissues
or withdraw
for other urgencies
detected by its receptors
to coordinate with other feet
the meticulous ascents and descents
of the great stellar body above,
whose traces of silent will
all were intent on interpreting
*
it would have liked to feed itself
with its arms all stretched up on high
lost in intercepting
what was passing through
but events and currents
and the repeated upturnings
led it to regard below
it released its arms
surprised to move
among the pleasures of gravity
dalla testa una sostanza coesa
si allunga avvolta a spirale
un dente abnorme non dente
nella misura di raggio osseo
intreccio di occhi orecchi pelle
in strati dentro al flusso dei nervi
protrude in una punta sottile
forse a sentire quanto spazio
ci sia ancora fra onde fredde
per muoversi in fuori in alto
una presa d’aria prima del blocco
totale del ghiaccio intorno prima
di rumori scricchiolanti soffi
di un caldo innaturale
from the head a closely knit substance
elongates wrapped in a spiral
an abnormous tooth non tooth
in the measure of a bony ray
interweaving eyes ears skin
in layers inside the flow of nerves
protruding into a thin point
perhaps to sense how much space
there still is among cold waves
to move outwards upwards
letting air in before the total
block of ice around before
creaking noises blow
an unnatural heat
Stefania Zampiga nasce a Cesena (FC) ma vive in Toscana, Prato (PO) dove ha lavorato come docente con progetti sulla poesia e il teatro. Affascinata dai versi italiani e in lingua inglese, ama accostare all’attività di lettura le sue pratiche di scrittura. In passato ha scritto testi per il teatro e per la danza (tpo.it, companyblu.it). Suoi versi sono usciti nelle antologie ‘Varianti Urbane’ (ed. Damocle) e ‘Nei Boschi’ (ed. SUI), a cura di Elisa Biagini, e su Matrilineare (La Vita Felice). Alcune sue traduzioni sono sul blog di Interno Poesia. La prima parte di ‘feelers’ è stata appena pubblicata su Minima Poesia. Dal 2015 con Sandra Querci cura il progetto Poecity – azioni urbane di poesia.
Stefania Zampiga lives in Tuscany, Prato (PO), where she has been working as a teacher with projects on poetry and drama. Fascinated by Italian and English verse, she loves combining her readings with writing practices. In the past she has written texts for theatre and dance companies ( see tpo.it, companyblu.it). Some verses are in anthologies such as ‘Varianti Urbane’, ‘Nei Boschi’ and ‘Matrilineare’. Some poetry translations from English are on the ‘Interno Poesia’ blog. The first part of ‘feelers’ has just been published by Minima Poesia. Since 2015, with Sandra Querci, she has been carrying out the Poecity project, city ‘actions’ on contemporary poetry.
*
1. (Zool) un organo sensoriale o tattile in alcuni animali; antenna; tentacolo; vibrisse; cat’s whiskers, baffi.
2. tentativo; qualcosa come un accenno, un’osservazione o domanda, con lo scopo di capire l’atteggiamento o le intenzioni di altri; es. to put out feelers (fig.): tastare il terreno; peace feelers, (fam.) sondaggi di pace.
3. (Mecc) sonda.
4. (Mar) esploratore.
5. persona che prova un’emozione, sensazione, sentimenti, che comprende qualcosa o che percepisce coi sensi.