traduzione dalla recensione originale di JoeAnn Hart. apparsa su Ecolitbooks 

traduzione di Jessica Rossato (progetto FUSP / ZEST)

Finalmente un libro che intreccia il mondo della moda con quello dei pesci. Probabilmente non pensavate vi servisse un saggio con questa combinazione, ma vi consiglio di ampliare il vostro menu letterario. Alison Hawthorne Deming è una nota autrice ambientale e poetessa (Zoologies e Stairway to Heaven le mie opere preferite), capace di sviluppare gli argomenti con un occhio al riscaldamento globale e uno al mondo interiore.

Il sardine dress (creazione di  Yves Saint Laurent) si riferisce a un capo di abbigliamento esposto al The costume Institute del MET (Metropolitan Museum of Arts), disegnato per ricordare la pelle di un pesce, mediante un’ingegnosa applicazione di paillettes che somigliano tanto alle squame. Inizia così l’avventura esplorativa. Poiché le sardine sono piccole aringhe, Deming ricorda gli sbarramenti (trappole da pesca fisse) per queste ultime, di quand’era bambina, sull’isola di Grand Manan, nella baia di Fundy, poi ritorna sulla lunga storia di questo piccolo pesce. Cita anche Mike Smylie, uno storico di aringhe (proprio così: uno storico di aringhe), che definì questo esemplare “la patata del Medioevo”.

Così come espone l’impatto dell’aringa sul passato e presente delle comunità, Deming inserisce tra le righe anche l’intreccio fra la sua storia e quella della moda. Originaria del Connecticut, la sua famiglia comprò la residenza estiva di Gran Manan grazie all’eredità lasciata loro da un bibliotecario, amico della madre Travilla, un nome che desta interrogativi sulla sua origine e spinge alla ricerca di abili sarte nella discendenza materna. Deming giunge a un cimitero di Valhalla, N.Y., su una Cadillac nera a noleggio, che consuma un sacco, ma che deve per forza guidare per andare a trovare la tomba della nonna materna, lasciata lì senza troppi cerimoniali. “Dietro a imprese storiche di ricchezza e potere, c’erano tantissimi artigiani capaci, esperti e specializzati”, ma “la storia non celebra chi produce, solo chi si mette in prima fila”. Poi parte alla volta di Parigi, alla ricerca della sua bisnonna materna, purtroppo senza successo. “L’eterno occultamento delle donne”, lamenta, mentre la città finisce sotto l’assedio degli attacchi terroristici.

Ed ecco che siamo in una nuova Età dell’Oro, come ai tempi della nonna a Manhattan, in cui si spendono un sacco di soldi in abiti e feste e dove il corpo di una donna rimane un emblema di ricchezza, vestito con un Abito Sardina da esposizione, mentre il mondo continua la sua marcia consumistica verso la devastazione ambientale. L’impatto dell’industria della moda sul pianeta si manifesta in vari modi, anche nei confronti delle sardine stesse: “I tessuti bianchi, spesso sinonimo di pulizia, persino di purezza, necessitano di sbiancanti speciali, ma gli sbiancanti ottici vengono prodotti usando stilbeni, sostanze tossiche per i pesci”.

E ancora, nonostante Deming stessa lamenti la lentezza di attuazione dell’Accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, crede comunque che l’anti-apocalisse stia avvenendo proprio ora. Dio la benedica, direbbe mia nonna. Il suo profondo attaccamento alla natura è il fulcro emotivo di questo libro meraviglioso ed è ciò che la fa andare avanti con ottimismo. Usa belle parole persino verso le foche, che considera delle stronze per la loro capricciosa abitudine di distruggere gli sbarramenti, ma poi “spuntano dall’acqua con i loro piccoli occhietti e fissano gli umani sulla costa. Magari ascoltano le nostre conversazioni come fossero una sorta di musica terrestre.” O forse si chiedono semplicemente quando la smetteremo di far baldoria e inizieremo a darci una regolata.

JoeAnn Hart è autrice della romanzo Float, che tratta di arte concettuale, di bancarotta e di plastica negli oceani. La sua opera più recente è Stamford ‘76, A True Story of Murder, Corruption, Race, and Feminism in the 1970s. La sua raccolta di racconti brevi, Highwire Act & Other Tales of Survival, verrà pubblicata da Black Lawrence Press nel 2023.